"Ma le canzoni son come i fiori
Nascon da sole son come i sogni
E a noi non resta che scriverle in fretta
Perché poi svaniscono
E non ritornano più"
Vasco Rossi, Una canzone per te, 1983
Anche le idee sono come le canzoni e noi abbiamo seguito il consiglio di Vasco Rossi: abbiamo scritto in fretta quello che un giorno uno di noi ha buttato lì, proprio soltanto un'idea... "E se offrissimo un pranzo ai nostri anziani?"
Tutti gli altri cuochi dell'Oratorio Don Primo Mazzolari della Parrocchia dell'Immacolata hanno apprezzato e P. Gregorio ha subito approvato ed ha garantito un budget di spesa. Stabiliti menù e data, è partita la solita macchina organizzativa, che ormai viaggia col pilota automatico perché da molti anni alcuni genitori degli animatori dell'Oratorio provvedono a cucinare e preparare le merende per i ragazzi. Chi calcola le dosi degli ingredienti, chi fa l'inventario in cucina, chi fa la spesa, chi è disponibile e quando. E finalmente domenica 5 febbraio sono riusciti a trasformare un'idea in una giornata conviviale. Il pranzo è cominciato con tre antipasti (pane nero con lardo e miele, quiche di zucchine, insalata russa) poi una bella porzione di lasagne classiche, arrosto con patate al forno e, per concludere, crema di Cogne seguita dal caffè. Come sempre, tutto è filato liscio e i cuochi si sono divertiti e stancati parecchio, ma vedere il salone pieno di volti sorridenti e ricevere ringraziamenti e complimenti in quantità li ha ripagati degli sforzi. Non sarà semplice ripetere l'evento con cadenza regolare, ma certamente i cuochi sono determinati a regalare al Gruppo Primavera ancora qualche domenica senza pensieri, per stare insieme in allegria.
Questa giornata ha ancora una volta confermato che la grande protagonista di momenti come questi è la Provvidenza. Tutto si compie, tutto funziona, ogni banale gesto diventa un fondamentale ingranaggio di questo motore che lavora per assecondare i piani misteriosi di Dio.
Molti dei commensali domenica si sono chiesti il perché di questo pranzo. E qui un leggero sconforto incupisce il cuore, nel notare come il valore della gratuità faccia sempre più fatica ad essere praticato e di conseguenza compreso nella sua semplicità.
Osservare il Gruppo Primavera durante il pranzo era come sfogliare un riassunto di storia italiana contemporanea: hanno vissuto i giorni duri della guerra, con poco da mangiare e molta paura; si sono rimboccati le maniche ed hanno ricostruito l'Italia nel dopoguerra con ponti, autostrade, navi, automobili, treni e mettendo su famiglie numerose. In molti hanno lasciato la loro terra, nascondendo in un fazzoletto lacrime e paura, per contribuire al boom economico degli anni '60. Sono stati protagonisti del loro tempo, determinati a dare ai loro figli quel benessere che non hanno avuto da ragazzi. Durante il tempo sospeso della pandemia, hanno faticato, hanno perso amici e parenti sentendosi ancora più soli e fragili. Quindi, anche se non sanno usare il telefonino e dimenticano la password dello SPID, hanno ancora molto da insegnare a tutti noi.
C.L.