Come da vecchia tradizione dei Pellegrinaggi ai Santuari Valdostani, l’itinerario del 2021 si è concluso nel nostro Santuario di Maria Immacolata Regina della Valle d’Aosta in Aosta, sabato 25 settembre con la Celebrazione Eucaristica alle ore 18.30, nella nostra chiesa parrocchiale, preceduta dalla recita del Santo Rosario nella cappella dell’Istituto Don Bosco di Aosta.
Ottobre 2021: riparte l'attività dell'Oratorio Parrocchiale “Don Primo Mazzolari"
Il 16 di Ottobre 2021 presso la Parrocchia di Maria Immacolata ad Aosta è ricominciata l’attività dell’Oratorio Parrocchiale “Don Primo Mazzolari”. I ragazzi del quartiere hanno così potuto riprendere a frequentarsi, a rivedersi e a trascorrere insieme momenti di riposo, di gioco e di studio, in un ambiente protetto.
A tutto ciò hanno dato la loro collaborazione gli educatori, i genitori e tutti quelli che hanno aiutato ad osservare le regole “AntiCovid”, ai quali vanno tutta la riconoscenza e i ringraziamenti dell’intera Comunità.
1° giorno Il 24 luglio ci siamo recati a Bergamo per prendere il volo che ci avrebbe portati a Bucarest. Arrivati qui ci aspettava padre Lucian, dopo ora di viaggio ancora siamo finalmente arrivati alla comunità oblata Maracineni, dove siamo stati accolti da un gruppo di francesi con la quale abbiamo familiarizzato dopo cena. Dopo una veloce doccia, perché faceva molto caldo, abbiamo giocato a pallavolo insieme.
2° Giorno Giorno Rumeno All'alba delle 7:30, con un po' di fatica, ci alziamo per assistere alla messa delle 8:00. La messa viene celebrata in tre lingue diverse e, malgrado le parti in rumeno e in francese, riusciamo a cogliere il significato delle letture e dell'omelia fatta da Padre Luciano. Dopo la messa ci spostiamo in refettorio dove si svolge la colazione, ci stupiamo della presenza di formaggio e salame sul tavolo, beviamo del thè e mangiamo pane e marmellata. Dopo una breve pausa attacchiamo con la preparazione dell'attività pomeridiana con i bambini. I francesi sono molto organizzati e ci spiegano il loro metodo di lavoro e i giochi a cui hanno pensato e noi italiani insegniamo loro i giochi che conosciamo. Nel frattempo inizia a diluviare e temiamo di non poter svolgere l'attività del pomeriggio come avevamo previsto. Per fortuna, però, nel pomeriggio tardi il cielo si apre e ci rechiamo nei due luoghi previsti per l'attività. I bambini sono bravissimi, i più grandi si occupano dei più piccoli e cercano di capire le nostre spiegazioni fatte a gesti o in un inglese poco accademico. Alla fine delle attività i bambini si sono affezionati a noi e noi a loro e ci chiedono se torneremo. Per essere la nostra prima giornata possiamo ritenerci soddisfattissimi! Torniamo a casa dove ci aspetta una cena in compagnia e una serata di canti. Andiamo a dormire stanchi ma felici pronti per un nuovo giorno.
3° Giorno Giorno Francese Sveglia alla solita ora per la messa e la colazione. Ha così inizio il "giorno francese" nel quale i nostri compagni della Francia devono dimostrare le loro qualità culinarie cucinando qualcosa di tipico del loro paese. Le porte della cucina vengono chiuse in modo tale che nessuno spione scopra in anticipo il contenuto del pranzo fino a quando, verso le 13:30, ci viene servita una buona quiche e un'insalata condita con vinaigrette. Dopo una siesta ci rechiamo dai bambini che ci accolgono felici come sempre pieni di voglia di giocare. Il tempo trascorre velocemente e ritorniamo stanchi ma felici a casa per cenare e passare una serata in compagnia a giocare a pallavolo nel campetto vicino alla casa degli oblati.
4° Giorno Giorno Italiano Giovedì, dopo la messa e una bella colazione, alcuni di noi si dividono nei gruppi insieme ai nostri amici francesi per organizzare le attività di animazione, mentre altri si recano nella cucina per iniziare a preparare il "pasto italiano". Dopo una lunga mattinata di lavoro, verso le 14 finalmente si mangia! I nostri compagni ci ringraziano molto per il pranzo «super et merveilleux»: bruschette, pasta all'amatriciana e due grosse teglie di parmigiana. Entusiasti, domandano se possono avere la ricetta del nostro ultimo piatto, «il più buono che abbiamo mangiato in due settimane» dicono. Soddisfatti ci concediamo una siesta e successivamente ci dirigiamo nei rispettivi campi per incontrare i bimbi che contentissimi ci accolgono e ci abbracciano con forza quando è l'ora di andar via. Dopo la cena a base di pizza (preparata da uno degli oblati della casa) e un momento di gioco e chiacchiere, andiamo a dormire, estremamente stanchi, ma altrettanto felici.
5° Giorno È arrivato venerdì, l'ultimo giorno della nostra esperienza di animatori con i bimbi del villaggio, perché nei giorni a seguire ci dedicheremo ad alcune visite turistiche . Dopo la messa delle 8:30 e una ricca colazione, noi italiani ci riuniamo per organizzare nuovi giochi da proporre nel pomeriggio ai bimbi; questa volta però senza l'aiuto dei ragazzi francesi poiché sono già di ritorno in Francia. Dopo pranzo ci riposiamo e prepariamo il materiale necessario per le attività ludiche. Arrivata l'ora di partire, il pullmino ci recupera e ci porta a destinazione. Siamo un pochino preoccupati per l'esito di questi giochi, ma con l'aiuto di padre Lucian e Johanna, una ragazza rumena che ci sta accompagnando durante questa esperienza e il buon umore dei bimbi, tutto finisce a meraviglia, tanto che i bimbi stessi non vogliono smettere di giocare!.Salutiamo dunque i bimbi con un po' di tristezza, ma tantissima felicità e torniamo a casa, dove ci aspetta una cena come al solito sostanziosa e squisita.
6° Giorno Sabato, diversamente dai giorni precedenti, lo dedichiamo alle visite. Dopo la messa e la colazione saliamo sul pullmino degli oblati e ci mettiamo comodi perché ci aspettano 3 ore di viaggio. Durante il viaggio ci fermiamo in un monastero ortodosso scavato nella roccia e domandiamo a Gregorio che cosa differenzia la religione cattolica da quella ortodossa. Riprendiamo in viaggio e la temperatura e il traffico aumentano velocemente, ma dopo un po' arriviamo a destinazione: Il castello di Dracula. Visitiamo i luoghi dove è vissuto il principe noto per la sua crudeltà e poi ci dirigiamo verso un furgoncino che vende hot dog. Dopo aver mangiato ci aspettano altre tre ore di viaggio, ma il tempo passa abbastanza velocemente perché quasi tutti ci addormentiamo. La sera, dopo una doccia rigenerante, scopriamo che il sabato sera in Romania la grigliata è quasi d'obbligo. La carne cucinata dagli oblati che ci ospitano è squisita e riusciamo facilmente a finire tutto malgrado le porzioni abbondantissime. Si conclude così un altra giornata in Romania.
7° Giorno Oggi, diversamente dagli altri giorni, la messa si svolge alle 12 in una piccola chiesa cattolica del villaggio. Per permetterci di partecipare in modo profondo alla celebrazione, ci è stato chiesto di preparare quattro canti nella nostra lingua. Il tutto compiuto con l'aiuto di una ragazza rumena che abilmente accompagna le nostre voci con la chitarra. Durante il ritorno verso casa abbiamo la possibilità di visitare una meravigliosa chiesa ortodossa, interamente coperta di mosaici. Dopo aver consumato un pranzo in compagnia di alcuni dei partecipanti della messa, ci concediamo un pomeriggio di relax e spese. Tornati a casa i nostri amici oblati ci propongono una cena al ristorante per assaggiare alcuni piatti tipici: accettiamo con piacere e ci dirigiamo al luogo da loro scelto. I piatti, soprattutto a base di carne, sono estremamente buoni e abbondanti. La serata si conclude nei migliori dei modi: Te, biscotti, chiacchiere, ma soprattutto moltissime risate!
8° Giorno Lunedì abbiamo visitato un monastero che è stato costruito su un'isolotto in mezzo al Lago Snagov. All'interno del monastero è contenuta la tomba del principe Dracula, ma ciò che più ha attirato la nostra attenzione sono stati gli affreschi della cappella e il giardino esterno. Essendo Snagov un luogo abbastanza isolato, non abbiamo trovato posti dove mangiare (come ristoranti o bancarelle) e abbiamo comprato del cibo in un minimarket. Appena arrivati a casa ci hanno accolto 40 bambini che cominciavano un campo estivo nella casa degli Oblati. Dopo la cena e tantissime risate siamo andati nelle stanze per fare le valigie e pulire le camere.